A quanto ho capito bazzicando per la rete il Bullet Journal è stata una faccenda spaventosamente di moda qualche anno fa, ma personalmente l'ho scoperta solo da qualche settimana dopo un articolo che parlava di agende.
Cos'è il Bullet Journal?
In poche parole, un'agenda fai da te.
In 4 minuti, ve lo spiega meglio di chiunque altro il suo inventore, Ryder Caroll.
Cos'è DIVENTATO il Bullet Journal
Avendolo scoperto con quasi un decennio di ritardo, ho potuto osservarne una sorta di deriva artistoide che, per quanto visivamente interessante e piena di spunti utili da ostentare sui social network, mi sembra figlia di uno spirito diametralmente opposto da quello originariamente pensato da Caroll.
Cosa sto facendo io
Schifo!
Partendo da un approccio molto minimal e prendendo ispirazione dalle agende di Pick Up Limes ed Elsa Rhae & Barron, mi sono costurito un piano annuale e impostato il mese di Ottobre:
e sì, già il fatto che quest'agenda parta a Ottobre scombina ogni senso di ordine e perfezionismo, che per tengo sopito perché altrimenti so per certo che non ci sarei sopra più di una settimana al massimo.
In buona sostanza, un'agenda brutta e cattiva che modificherò man mano capendo quello che mi serve sul serio e quello che percepisco come orpelloso e inutile, mettendoci di tanto in tanto qualche scarabocchio qua e la.
Con cosa lo sto facendo
Un po' di referral spamming, ma solo perché sono andato molto a risparmio visto che è la prima volta:
La penna in realtà l'ho presa qualche mese fa dalla Feltrinelli di Genova, una tamarratona tipo questa ma senza la torcia:
in realtà l'avevo presa perché pesa abbastanza per non perdersela nei vari zaini ed è comoda per fare da porta cellulare in albergo.
Per qualche scarabocchio dove non mi sento sicuro, invece uso questo portamine:
Stavo valutando pure una delle famigerate matite perpetue, ma costavano troppo e non sono abbastanza esperto. Prima o poi magari un test lo faccio, visto che ho una smodata passione per la cancelleria.
Ah, dimenticavo il righellino, i cancellini, gli evidenziatori e l'astuccio per il trasporto e fammi sentire un allegro studentello:
Un po' meno Instagram
Non usando Facebook da più di un anno, ho trasferito quasi interamente i miei bisogni social su Instagram - in particolare sulle Stories, come credo lo stiano utilizzando quasi tutti da un pezzo a questa parte.
Tuttavia, la sovrabbondanza di Reel, pubblicità, logiche idiote e il fatto che stia sempre sotto il cappello di Meta me lo rende sempre più antipatico, quindi penso che ne ridurrò drasticamente l'utilizzo pur non abbandonandolo.
Mi sarebbe piaciuto tanto sfruttare Twitter, però la verità è che per massima parte le Tendenze per te riportano solo spazzatura e novità televisive di cui non mi potrebbe fregar di meno, mentre il resto mi pare fin troppo vincolato sugli eventi che nascono e muoiono nell'arco di qualche ora salvo poi ripetersi per mesi e mesi più o meno sempre uguali (e qui ci si può fare poco)