È un periodo terribile e molto strano, di cui credo avremo la giusta misura solo quando l'emergenza sarà terminata e ci ritroveremo a raccogliere i cocci di una società in macerie.
È dura essere italiani (per giunta lombardi) vivere all'estero in perpetua ansia per la propria famiglia, gli amici e più in generale il nostro Paese.
È dura essere stranieri in uno Stato che ha ancora meno mezzi per poter affrontare questo ciclone dove sfortunatamente molte, troppe persone non hanno ancora ben chiara la percezione del pericolo (per fortuna il Governo Greco invece non ha perso tempo)
È dura dover aspettarsi tempi di magra perché lo smartworking sta andando a rilento e lo stipendio d'aprile sarà quel che sarà (se ci sarà)
È dura fare la spesa in inglese e sopportare le occhiate sospettose e cariche d'ansia di alcuni dei locali.
Ma ha da passà a nuttata.