Mi manca Franco Battiato

Mi manca Franco Battiato

E temo mi mancherà sempre di più

Forse non tutti se lo ricordano, ma il 2016 fu tristemente noto per il macabro gusto di "uccidere" moltissimi artisti...per me in realtà la cosa partì poco prima, visto che nel dicembre del 2015 è morto il mio caro Lemmy.

Anni fa ci tenevo a scrivere due parole quando questi lutti saltavano immancabilmente fuori, poi ho smesso perché non mi pareva il caso di fare continui necrologi che potevano essere scambiati come clickbait o che so io (all'epoca il mio blog Xabacadabra era una sorta di webzine con numeri sorprendentemente interessanti, non solo un semplice archivio personale come quello che ogni tanto mi diletto a innaffiare oggidì).

Ma principalmente, il fatto è che non sempre ti viene da dire davvero qualcosa a fatto avvenuto, salvo il dispiacere e il ricordo di qualche opera preferita.

Oggi mi sono reso conto che Franco Battiato in particolare mi manca proprio tanto.

Un po' perché per via delle mie origini sicule me lo sono sempre sentito parente, un po' perché è stato forse l'artista più splendidamente mediterraneo che io ricordi...credo pure più di De André, che nel suo capolavoro Crueza de ma trovo universalmente zenese.

Credo che effettivamente le radici giochino un elemento non indifferente nel discorso: i genovesi sono rusteghi, superbi per antonomasia, repubblicani e anarco-comunisti (salvo Lauzi) per tradizione, con una magia ferocemente attaccata al mondo reale (La città vecchia, tutto Paolo Villaggio, Mazzini...).

I siciliani sono più lunari, più arabi, più normanni, più greci: insomma, più bastardi, il che è un pregio più che un difetto come i Romani insegnavano bene.

E boh, Delenda Carthago resterà per sempre una delle mie canzoni preferite e mi spiace veramente tanto che Franco non la possa più cantare.

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