Ciao a tutti!
Sono un cittadino Italiano residente all'estero e quindi iscritto all'AIRE.
Essendo iscritto all'Aire, non ho diritto all'Assistenza Sanitaria Nazionale quindi, ora che grazie allo smartworking posso concedermi un paio di mesi in patria, con ogni probabilità non mi potrò vaccinare salvo rapidi sviluppi.
Tanto per rincarare la dose, sono pure lombardo (dove la situazione sanitaria è quella che è) mentre mia madre e mio fratello, che non vedo da circa un anno e mezzo, vivono a Genova, Liguria, dove allo stato attuale non posso andare salvo concessione di deroghe particolari che devo ancora capire come vengano recepite.
La cosa buffa (ridicola?) è che invece potrei tranquillamente tornare ad Atene da Milano in aereo e ripartire per Genova con molti meno vincoli di quelli che ci sono qua.
Del resto c'è gente che può andare in vacanza a Formentera mentre io a quanto pare potrò uscire dal mio comune solo in caso di un'improvvisa dichiarazione di guerra da parte della Svizzera.
Altra cosa buffa?
Lo scorso mese sono arrivato ad Atene a Milano seguendo la (discutibile) procedura del tampone entro 48 ore dalla partenza.
Peccato che nessuno mi abbia richiesto gli esiti, che so per certo di aver viaggiato con alcuni passeggeri che non avevano fatto alcun controllo e "esenti" dai 7 giorni di quarantena (visto che erano in Italia solo per "scalo" di un paio di giorni da fare in albergo), che all'imbarco come al recupero bagagli la distanza fosse rispettata per modo di dire...
E insomma, questo è un semplice sfogo per testimoniare il periodo.
La situazione è complessa da gestire, ma è passato più di un anno, dannazione.