One Piece è il fumetto più importante della storia

One Piece è il fumetto più importante della storia

E no, non è una battuta.

Lo so.

Akira, Watchmen, Sandman, Maus, Zanardi, V per Vendetta, Berserk, Il ritorno del Cavaliere Oscuro, Dragon Ball, Devilman, 20th Century Boys...

Di nomi ne posso davvero pensare a bizzeffe, e tra quelli qua sopra ce ne sono diversi (quasi tutti) che personalmente amo molto più di One Piece.

Quindi?

Con quel titolo sto forse dando i numeri?

No, lo faccio adesso.

I numeri

I numeri rappresentano l'unico fatto oggettivo e incontestabile in questo tipo di discorsi:

L'unico elemento che non è possibile ricondurre a filosofie, dibattiti e gusti più o meno individuali.

Certo, possiamo perderci per ore nell'analizzare il concetto di mimesi platonica applicato a One Piece in termini d'Estetica, evidenziare quali e quanti errori ha fatto Oda nel corso degli anni, i cali e le ripetizioni che hanno interessato le sage del fumetto...

ma nel frattempo? I numeri resteranno quelli (semmai saranno incrementati) e varranno sempre allo stesso modo per tutti.

One Piece dal 2015 è nel Guinnes dei Primati, in quanto fumetto pubblicato da un singolo autore con il maggior numero di copie pubblicate nella storia.

Dal 2021, è il manga più venduto al mondo.

Ora, so che dovrebbe essere scontato, ma con questo non voglio dire che siete costretti a farvi piacere One Piece, può benissimo farvi schifo:

Il piccolo principe è un eterno successo e nulla m'impedisce di disprezzarlo in allegria, il punto è che non mi metto certo a discuterne la rilevanza nella narrativa per ragazzi, altrimenti sarei un pazzo.

Certo: i numeri non sono tutto, non sono necessariamente sintomo di ciò che intendiamo come qualità (inserite pure qui il solito discorso sul successo di reality show, cinepanettoni, dischi pop eccetera) tuttavia sono fatti incontrovertibili e incontestabili se non a chi si occupa delle statistiche.

L'età

I numeri si legano e derivano da un altro fatto incontrovertibile:

One Piece è del 1997, presto compierà 25 anni.

In questi 25 anni il mondo si è ripetutamente trasformato, la cultura pop drasticamente cambiata e moltissimi manga sono nati, cresciuti e finiti mentre Eiichiro Oda ha continuato a galloppare.

In effetti, il post mi è venuto fuori dopo aver letto questo:

Il world bulding, la denuncia sociale, la filosofia (spesso in netto contrasto con quella della moderna società giapponese), l'univeralità da battle shonen preso da Dragon Ball...

tutto questo diventa immensamente più potente grazie alla longevità del manga.

One Piece è un manga dai diversi livelli di lettura, ma ciò che lo rende davvero incredibile sta proprio nel suo passaggio generazionale.

Oda, quando ha iniziato a scriverlo, era un ragazzo di 22 anni: oggi è un uomo di 47.

Milioni di bambini di tutto il mondo sono cresciuti con la sua storia, il suo messaggio, il suo sense of humor, i suoi misteri e i suoi ideali:

Qualcosa di simile credo lo abbia fatto solo la Disney:

Una multinazionale che coinvolge molti autori, stili e racconta storie diverse (da Biancaneve a Encanto) proveniendo dagli Stati Uniti, epicentro culturale dal dopoguerra a oggi.

One Piece è la storia di un ventenne giapponese, che in qualche modo è riuscita ad imporsi sul mondo.

Condividi su → Mastodon Telegram