Pathfinder: Kingmaker

Pathfinder: Kingmaker

Premessina

Siccome in queste ore l'Italia trabocca di Kingmaker per il Quirinale, mi sono ricordato di inserire qui la piccola recensione che ho fatto su Pathfinder: Kingmaker su steam.

Lo so, lo so: le recensioni hanno rotto le balle pure a me, però se ogni tanto vengono mi pare giusto metterle anche qui visto che questo spazio è una specie di archivio delle cose che ho scritto in rete.

Recensione

Ho deciso di mollarlo, ma la mia recensione è positiva:

Un po' perché se lo mollo è per questioni molto personali (vedi paragrafo sotto), un po' perché credo sia stato fin troppo bistrattato per le magagne con cui è uscito: tecnicamente non sarà eccelso, ma secondo me tra i vari eredi della scuola di Baldur's Gate & Co resta uno degli esponenti più interessanti, anche perché testimonial di Pathfinder e della sua ambientazione di punta un po' come all'epoca i Black Isle diffondevano il verbo di D&D.

Perché ho deciso di mollarlo

Perché sono vecchio, mi annoio in fretta e in un gioco di ruolo non ho più la pazienza di sorbirmi ventordicimila combattimenti e perdere tempo tra loot e pozioni: vorrei più dialoghi, interpretazione, sequenze da librogame con tiri di dado (molto prossime al GDR carta&penna) e pochi scontri, ma buoni.

Intendiamoci: questo problema oggi lo soffro anche nelle vecchie glorie del passato come Baldur's Gate, la differenza è che all'epoca avevo più tempo libero e meno giochi a disposizione.

Se avete amato BG e non soffrite della mia senilità, consiglio di darci almeno un'occhiata. Il buon Pathfinder se la merita.

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