Premessa
Credo che il primo post che ho archiviato da queste parti trattava del Sanremo 2013 (mo non mi va di ricontrollare).
Ora, Sanremo.
È un grottesco spettacolo barocco con tutti gli arcinoti difetti che puntualmente si sente il bisogno di rimarcare ad ogni edizione?
Sì.
la percezione media suscitata da chi sente il bisogno di ribadire che non guarda Sanremo (salvo poi parlarne pure più di chi lo segue).
Ma è pure il principale evento di spettacolo italiano, l'unico a non essere derivato da format angloamericani e diretto figlio del DNA del varietà italico (con tutti i suoi problemi).
Ciò significa che mette in piedi un giro di soldi ed eccellenze (orchestra, regia, tecnici di palco, suono, trucco&parrucco...) affatto scontati per un paese come il nostro.
Il tutto con un ritorno di pubblicità che generalmente giustifica le spese fatte e che certo, dovrebbero interessare di più il guadagno delle sopracitate maestranze...ma that's capitalismo baby.
Sanremo e l'orchestra del Titanic
In più, Sanremo è anche un perfetto spaccato per capire cosa succedeva nell'Italia del periodo:
dal Loden di Monti ai palloncini del COVID, arrivando ai trattori di oggi e tante scene più o meno patetiche stettamente connesse a politica e dinamiche del momento.
Da questo punto di vista, per me Sanremo è come il capodanno di Shining o l'orchestra del Titanic: un baraccone che balla su una nave che affonda.
Tutto molto felliniano, se ci pensate.
Musica
Ora: com'è noto io ascolto prevalentemente metal e i suoi derivati, ma siccome non ho 15 anni e non sento il bisogno di sostenere qualsivoglia stereotipo TRVE non mi faccio problemi a dire che preferisco una singola canzone di Mahmood a tutta la discografia dei Domine.
È un po' ridicolo tornarci sopra, ma visto che mi tocca sempre farlo, vi rimando al mio Last.fm per farvi capire che musicalmente sono un felice onnivoro.
Lo dico perché, prima che qualcuno se ne esca con:
"piuttosto di Sanremo, ascolta X! Quella sì che è musica!"
(succede sempre)
prima dovrebbe accertarsi che X non stia tra i 9500+ artisti che ho ascoltato negli ultimi 14 anni.
Canzoni e cantanti
Non ho ancora ascoltato tutto (nel caso aggiornerò), ma per quest'anno mi limito a segnalare ciò che mi è piaciuto, salvo exploit particolarmente buffi.
Angelina Mango
Mi è piaciuta veramente molto ed è sicuramente una di quelle che ascolterò volentieri, a prescindere da Sanremo:
tutto un universo latino, balcanico, mediTerroneo che unisce un sound moderno a stacchi da canzone italiana classica. Sarà che io ho sempre apprezzato un sacco Mango padre (fin troppo sottovalutato nel giro cantautorale nostrano, imho) ma direi che è quella che mi ha convinto di più.
Tra l'altro, all'Eurovision potrebbe spaccare tutto.
Mahmood
Lui ha un timbro spettacolare, scrive bene ed è molto bravo ad inserire elementi da pop contemporaneo con suoni arabeggianti e latini: non è un caso che sia diventato abbastanza noto pure internazionalmente (in Grecia lo hanno passato un sacco), fosse nato chessò, in Francia secondo me avrebbe una statura ancora più globale.
La canzone è particolare e meno immediata di altre, ma a me è piaciuta.
Annalisa
Con lei è complicato perché a solo vederla si va in tempesta ormonale sognando sesso e litigate in quel di Busalla, ma la canzone non mi ha convinto:
continua la ripresa del pop italico ottantiano (al limite della Cuccarini, davvero) e il suo lo fa eh, però boh. Avesse portato Euforia avrebbe fatto il vero jackpot, secondo me.
Ghali
M'è un sacco simpatico, è diventato l'emblema del funkytarro moderno, risotto alla milanese ma condito con l'harissa.
Non tratta generi proprio nelle mie corde, eppure non mi dispiace affatto ascoltarlo.
La Sad
Lo so: vogliono fare i punkettini con più di qualche debito con il pop punk americano di Blink 182 e Green Day (ovvero alcuni dei gruppi che più schifo al mondo) e tutta la scena emo dei primi 2000.
Eppure sono così teppa e pischellosi che non possono non essermi simpatici, specie se entro nell'ottica di un adolescente della nebbiosa periferia lombarda. Se li schifate, ci sta, ma probabilmente è perché siete (siamo) troppo vecchi.
PS: a margine Enrico Fonte (cresta rosa) ha proprio una bella voce, vorrei sentirlo cantare qualcosa di Dead Kennedys o Misfits (quelli di Graves più che di Danzig)
Menzioni di merito
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Loredana Berté: non si discute, però la canzone mi pare davvero troppo debole. Ma d'altronde Loredanona ha già dimostrato tutto il dimostrabile.
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Diodato: in versione Don Backy incrociato con Neil Diamond. Non è il mio, però è indiscutibilmente bravo.
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Geolier: io ho un debole per il napoletano e dovrei risentirlo: anche qui, non sono generi che bazzico, però in napoletano un po' mi pigliano. Considerando che è un guaglione giovanissimo, direttamente dalla University of Secondigliano [cit] l'ho trovato molto interessante
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Gazzelle : vedi qui