Inauguro oggi una piccola rubrica musicale per due motivi:
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tenere traccia dei nuovi dischi che incrocio durante l'anno per tenermi pronto al riepilogone (vedi quello del 2023)
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era davvero tanto che da queste parti non parlavo un po' di musica!
Nello specifico, visto che sono il primo costantemente alla ricerca di roba del genere, credo che tratterò principalmente le nicchie della scena metal & rock per diffondere musica di cui tendenzialmente si parla poco.
Perché sì, come diceva un certo Frank parlare di musica è come ballare di architettura, ma farlo può aiutare a far conoscere almeno un pochino delle belle realtà artistiche non proprio facili da recuperare tra algoritmi e circuiti radiofonici.
PS: sì lo so, Gennaio non è ancora finito ma dubito che in una settimana avrò modo di ascoltare nuove uscite
Sgàile - Traverse The Bealach
Cominciamo con Sgàile, ovvero la classica prog one-man-band dietro cui si cela l'artista scozzese Tony Dunn (che potreste già conoscere come bassista e cantante dei Cnoc An Tursa).
E Traverse The Bealach, uscito lo scorso 19 Gennaio beh...per chi vi scrive, è semplicemente un disco fantastico.
Potremmo definirlo un concept ablum dedicato al folklore di Scozia molto in linea con il sound dell'analogo progetto francese Alcest (Neige) ma forse con ancora più spiccate soluzioni melodiche:
pur non essendo un disco di metallo pesante, chi ascolta il Black Metal più morbido secondo me troverà più di qualche rimando ad armonie e suoni tipici del genere (personalmente ho ripensato al meraviglioso The Palms Of Sorrowed Kings degli Obsequiae) ma con cantato pulito e niente growl o scream.
Credits e recensione
Ho scoperto disco & progetto tramite uno dei pochi siti di recensioni musicali che di tanto in tanto leggo volentieri: Angry Metal Guy
anche per questo, specifico che in questa rubrica mi limiterò a segnalare cose che mi piacciono, dubito mi darò pena di scrivere recensioni vere e proprie (specie se ne esistono già e le apprezzo!)
Bonus Tracks
Qualche menzione di merito per gli altri ascolti di gennaio:
Subsonica - Realtà Aumentata
Carino, ma onestamente mi aspettavo un po' di più (Cani Umani molto bella però)
Saxon – Hell, Fire and Damnation
Come un po' tutti i metallari sono affezionato ai Saxon e il disco è solido, ma onestamente non mi è rimasto in testa nulla e mi sono concesso solo un paio di ascolti distratti.
Metalite – Expedition One
Ah, il pop power metal scandinavo! Catchy e cheesy come direbbero gli anglofoni, però avendo ascoltato tanto i Beast in Black mi ci sono trovato bene, anche perché curiosamente pure loro qualche anno fa hanno rilasciato un disco a tema cyberpunk (Dark Connection).
Non impazzisco per i Metalite, però il disco è un buon sottofondo ottantiano e hanno fatto una canzone che si chiama CtrlAltDel, quindi mi sento obbligato a citarli.
Angra - Cycles of Pain
Ok qui ho barato perché in realtà è uscito lo scorso inverno, però lo segnalo a tutti i paueroni all'ascolto giusto per dirvi che è molto carino.
E Vida Seca (con Lenine) un interessantissimo esperimento di...prog folk brasiliano? Boh, a me è piaciuta un botto e mi ha messo voglia di rigiocare a Grandia 2.