(l'immagine qui sopra gioca sull'assonanza tra Reach e Ridge, giusto per ribadire che chi scrive è un grande e grosso μαλάκα)
Questo post mi è stato ispirato da un leggero alterco saltato fuori su Livello Segreto, partito dal discorso fatto da Archimed3 e altr* riguardo il limite di 500 caratteri vigente nell'istanza (standard per Mastodon)
Di Blog, siti web e altre anticaglie
In quello che io chiamo "Web 1.5" i link erano tutto.
Non si poteva manco tanto parlare di "link esterni" perché di fatto l'internet era composto da quelli!
Mediamente, i contesti sociali come i soliti forum (arieccoli) aiutavano e ampliavano la loro diffusione, perché lì magari facevano da base a veri e propri topic.
I soliti villain
Con Facebook e parenti 'sta cosa è morta poiché, come saprete, questi social sono strutturati in modo chiuso, sabotando intenzionalmente tramite i propri algoritmi tutto ciò che può portare l'utenza fuori da loro, stimolando così il proprio traffico interno.
Tra le altre cose, in ambito professionale è quello che ha portato parecchie aziende a curare più le proprie "pagine" che i propri siti web (talvolta scomparsi del tutto).
Enter The Fediverse
Il fediverso, da questo punto di vista, rappresenta uno splendido ritorno al passato:
un link esterno non soffre di alcuna penalità "tecnica" rispetto a un post generico e, il fatto che le timeline siano strutturate in ordine cronologico (dal post più recente al più vecchio), rende tutto limpido e sano.
O meglio, questo in teoria:
tecnologia a parte, credo il discorso di non "uscire" dalla piattaforma si sia comunque insinuato dentro di noi, perché banalmente l'abitudine e le meccaniche sviluppate da anni e anni di social brutti si vedono anche in questo.
Resurrezioni
In varie forme, con una parentesi da webzine e collaborazioni varie, bloggo forte e con una certa costanza da quasi 12 anni.
Bene:
tolti forse i primi due-tre anni, non credo di essere mai stato letto tanto come da quando sto nel fediverso.
Non ho dati alla mano perché l'anno scorso ho levato Google Analytics, però dei numeri in quanto tale non me ne potrebbe fregar di meno:
mi piacciono i commenti e l'idea che le mie quattro carabattole possano arrivare a qualcuno, suscitando una reazione.
Anche perché, ribadiamolo: su questo sito non ci sono cookies, pubblicità o altro.
Non ci guadagno nulla, scrivo perché mi diverte e mi fa stare bene, e non è che io sia poi così strano (?) visto che è il sentimento alla base di tutto ciò che ha formato l'internet comunitario, nato ben prima di influencer e big money.
Tematiche
Posso dirmi complessivamente molto contento, e da qualche mese ho notato un paio di aspetti interessanti:
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I post che intrippano di più riguardano internet e i social, soprattutto se s'intrecciano con Livello Segreto o il Fediverso in generale: è naturale, perché trattano aspetti che inevitabilmente accomunano tutta la sua popolazione, a prescindere da altri interessi (diciamo pure che è il minimo comune denominatore per chiunque stia nel fedi)
-
I post che interessano due gatti (miao!) sono le rubrichette sui dischi del mese e faccende metallare in senso lato: normalissimo, d'altronde non è che i tizi del growl™ (© Efi) scandinavi entusiasmino stuoli di persone, specialmente italofone. Li scrivo per esercizio personale e perché mi ci diverto - poi ovviamente se becco qualche altra anima bella che ascolta le cose che piacciono a me sono molto felice!
La cosa che mi ha davvero stupito?
Anche il mio megapostone su Metaphor: ReFantazio è stato cagato pochissimo!
Intendiamoci:
non credo di aver scritto chissà quale capolavoro eh (anzi è anche piuttosto banalotto), però mi son detto:
Che strano! E dire che sono su Livello Segreto, eppure Metaphor è passato sottotraccia manco avessi parlato dei Papangu!
E tra l'altro non è che parliamo di un gioco di vent'anni fa o di un indie misconosciuto, ma di un blockbuster contemporaneo!
Ragionandoci, però, mi sono reso conto che ultimamente su Livello Segreto di videogiochi si parla relativamente poco, o meglio, meno di quanto ci si aspetterebbe.
E beh, prendendomi ad esempio ho effettivamente notato che io per primo sul tema videogiochi sono un mezzo disco rotto.
Il problema dei videogiochi
Vi risparmio la solita definizione riguardo la varietà dell'insieme videogioco e il ragionamento tofu-tiramisù che ho scritto in Giochi Troppo!, anche se credo sia sempre un elemento cruciale.
per dire, io:
- detesto i giochi online
- non gioco a sparatutto da quando hanno conosciuto l'alta definizione
- difficilmente impazzisco per i giochi d'azione
- ho mollato Elden Ring
- gioco poco, e tendenzialmente mi sparo giusto indie o vado di retrogame (specie Final Fantasy, ça va sans dire)
- gioco solo su Steam Deck
Bene:
ci saranno almeno un migliaio di "profili gamer" completamenti diversi dal mio!
Non solo:
non leggo articoli di portali piccoli o grandi salvo non conosca il nome di chi ha scritto il pezzo, non me ne frega niente dei voti e delle recensioni di settore e, in generale, di leggere cose impersonali e "oggettive":
per intenderci, se nella timeline mi salta fuori un link a Polygon, IGN, Multiplayer e compagnia cantante io me lo salto a piè pari.
Mi piace leggere post personali e sentiti (posto che il gioco in questione mi possa interessare), o al massimo le recensioni su Steam...È un discorso che ho già affrontato nel dettaglio qualche mese fa.
ah, e come potete notare da questo post sono l'esatto opposto del famigerato TL;DR (Too Long; Didn't Read - ennesimo orrido acronimo anglofono):
mi piacciono un sacco i post lunghi, dettagliati, colmi di note, di parte e riflessivi.
Magari non li leggo in una volta sola eh, ma tendenzialmente evito trafiletti che a quel punto potrebbero essere meglio condensati in 500 caratteri su mastodon.
Insomma, come insegna il buon Manuel Agnelli, mi sento nato per rompere i coglioni.
E quindi?
E quindi, tutto questo credo spieghi come mai ci siano meno interazioni legate al mondo videoludico rispetto a quelle con post riguardo boh, a politica o fatti di cronaca, specialmente quando ci sono eventi eccezionali di mezzo:
per dire, oggi come potremmo rimanere indifferenti alla morte di David Lynch?
È naturale che un evento simile monopolizzi un'istanza dove comunque alberga una determinata sensibilità artistica, e credo sia sempre molto bello (a prescindere di quanto raccontava una bella storiella di ZeroCalcare che in 'sto senso temo abbia fatto più male che bene).
Comunque, credo che più che il discorso limite dei caratteri, link esterni, immagini (e mettete sto minchia di alt-text, santiddio) la comunicazione fediversale passi tutta dal binomio Tema e Ritmo.
(Lancia e Fiat, insomma).