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Ho iniziato a scrivere questo scanzonatissimo saggio tra il settembre e l'ottobre del 2021.
Lo considero un parto dovuto al processo di autoanalisi in cui mi sono ritrovato dopo i lockdown COVID-19, nonché una forma di "risarcimento" per tutte le ore che ho speso appresso ai videogame.
Anche se tento di usare un tono leggero e il più possibile "giocoso", specifico che dietro c'è una bella bibliografia piena di studi molto seri e interessanti che consiglio a tutti quelli che volessero approfondire in modo più accademico l'argomento.
#GiochiTroppo
— Andrea Corinti (@XabCorinti) November 10, 2021
Da qualche tempo sto elaborando un libretto che ha l'ambizione di ragionare su quanto tempo ci costano i videogiochi, e ho scoperto diverse cose interessanti:
Anzitutto in Italia si fa fatica a vederli trattati in contesti "generalisti":
Thread ⬇️
Descrizione
Giochi Troppo è un invito alla riflessione sul tempo di vita che dedichiamo al videogame e, allo stesso tempo, un’analisi su quanto questo mondo sia diventato importante nelle nostre vite.
Questo libro è figlio del lockdown del 2020 e più di vent’anni passati tra i videogiochi, che qui non vengono mai demonizzati ma raccontati in una chiave di lettura che, seppur scanzonata, vanta solidi studi e riferimenti alle spalle.
Tra citazioni e artwork, attraversiamo il mondo videoludico partendo da Monkey Island fino ad approdare alla galassia degli streamers, puntando anche i riflettori sul fenomeno Fortnite e il movimento “game quitters”.
Nella seconda parte il libro ospita tre interviste a videogiocatori dai background particolari: una musicista insegnante, un filosofo programmatore e una psicologa: con loro proviamo a fare il punto su cos’è il videogioco oggi, ipotizzando cosa potrebbe diventare domani.