Pet Shop Boys - Nonetheless
Questo Aprile è andato molto forte dal punto di vista metallico e, dopo i Judas Priest, lo confesso: un pelo mi secca premiare altri veterani a scapito di giovani band emergenti...
è che qui parliamo di tutt'altro genere, quel synthpop che da tempo è tornato in gran spolvero, realizzato e prodotto dal duo inglese che negli anni '80 contribuì a definirlo: basta sentire il singolo Dancing Star per capire quanto It's a Sin funzioni perfettamente pure oggi.
Duo senza tempo, disco ottantiano ma buono per quasi tutti i palati.
Korpiklaani - Rankarumpu
Ah, i Korpiklaani. Per me rappresentano un elemento particolarmente nostalgico perché li conobbi ai tempi di MySpace e andai matto della splendida, alcolica ed esilarante Wooden Pints.
Con gli anni, si sono un pelo imborghesiti ma con quest'ultimo disco mi pare siano tornati alle pure mazurcone da sagra di paese finnica (ovviamente il lato alcolico non se n'è mai andato)
Il gran rimpianto è che il loro progetto solista più serio (quando si chiamavano Shaman) sia definitvamente andato in pensione o giù di lì, però godiamoci la loro allegria etilica che è comunque sempre divertente.
Utada Hikaru - SCIENCE FICTION
Un po' di J-Pop con un nome noto a chiunque abbia mai giocato a Kingdom Hearts (o visto Evangelion).
La voce di HIkaru a me piace sempre parecchio, il disco non è proprio la mia tazza di tè e, prima di rendermene conto, mi ero appuntato: sembra un disco pop dei primi anni 2000. Poi su Hikari e Beautiful World ho avuto la conferma del fatto di star ascoltando un Greatest Hits (perdo colpi)
Exist - Hijacking The Zeitgeist
Un po' di prog-death che mi ha ricordato alcune cose dei Meshuggah e degli ultimi Death (più che altro a livello vocale), soluzioni armoniche molto interessanti e abbastanza originali in realtà: non è il solito death, non il solito prog, non il solito djent, sanno solo quello che non sono riprendendo comunque un suono molto "classico" (la title track è bellissima!)
The Absence - The Absence
e
Mother of All – Global Parasitic Leviathan
Li metto assieme perché ho fatto l'errore di ascoltarli uno dietro l'altro senza metabolizzare a dovere: melodeath dalla Florida (Absence) e la più convenzionale Danimarca (Mother of All)
come album nel complesso ho preferito i primi, però come singola traccia ho apprezzato tantissimo Hypocrisy: Weaponized dei secondi
se bazzicate certe sonorità, consiglio l'ascolto!