Dark Tranquillity - Endtime Signal
Possibilissimo album dell'anno, per me.
Che altro dire? 4 anni da Moment (che ho adorato), e questo forse è ancora meglio, tanto nelle parte metallose quanto nell'animo più synthpop da Depeche Mode (False Reflection, mamma mia).
Sono un po' un fanboy, lo confesso: ma Stanne e soci mi rendono sempre felice, e non è poco per una band tanto longeva, storica e importante per tutta la scena Melodeath internazionale.
Blind Guardian - Somewhere Far Beyond (Revisited)
Ok, non è un inedito, ma i Bardi sono da più di vent'anni una delle mie band del cuore e che faccio, non segnalo una riedizione del quarto, meraviglioso album che contiene tra le altre Theatre of Pain e la memorabile The Bard's Song?
L'originale è del 1992, quando il power teutonico era considerato speed e non parlava necessariamente di draghi ed elfi (la fissa con tolkien dei Blind Guardian era genuina e abbastanza inedita per l'epoca, poi ha fatto scuola), quasi un disco thrash metal in diversi passaggi.
Nel complesso? Ottima riedizione, svecchiata il giusto e con una produzione ripulita da album moderno: must per chi è già fan, buon disco di partenza per chi vuole approcciarsi ai Bardi di Krefeld.
Smashing Pumpkins - Aghori Mhori Mei
Un ritorno agli anni '90, come scrivevo qui
Il guaio è che l'odierna voce di Billy, sempre acuta e particolare, mi pare fin troppo melodica e poco incazzosa per questi respiri: per intenderci, è quella di My Love Is Winter e The Celestials, direttamente dall'album Oceania, che per me era molto carino ma molto più delicato
Aghori Mhori Mei è un palese (tentato) ritorno a Siamese Dream e Mellon Collie and the Infinite Sadness, con riff molto belli da alternative rock di metà anni '90, però con un forte influsso di tutto lo storico più pop-sperimentale-ambient-boh a cui la band ci ha abiutato negli ultimi anni (Pentecost)
Guazzabuglio strano, chiaramente lontano dai capolavori delle origini, ma per me in definitiva un bel disco.